Acireale - Guida Turistica

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.: ACIREALE
 Acireale è un comune di 52.394 abitanti della provincia di Catania. Di incerta origine, oggi l'impianto urbanistico è quello tipico delle città tardo-barocche della Sicilia. Sorge a metà della costa jonica siciliana a 15 km da Catania. I suoi abitanti si chiamano acesi (jacitani in siciliano). È sede della diocesi di Acireale.
  Il nome della città deriva dalla mitologia greca, in cui vi era posto per una divinità chiamata Aci. Questi era un pastore di cui si innamorò Galatea, di cui a sua volta era innamorato il ciclope Polifemo che schiacciò il rivale sotto un masso. Dal sangue del pastore nacque un fiume[1] chiamato Akis dai greci, oggi scomparso, che diventò il toponimo della zona[2]. Il nome della città ha subito dunque una lenta evoluzione: diventò Jachium sotto i bizantini, Al Yag con gli arabi e quindi Aquilia con gli spagnoli. Nel XIV secolo la città si stabilì nel territorio attuale (prima sorgeva nei pressi del castello di Aci, oggi Acicastello) con il nome di Aci Aquilia o Aquilia Nuova. Il nome Acireale fu attribuito alla città da Filippo IV di Spagna solo nel 1642
 La città è stata costruita in un altopiano su di un terrazzo di origine lavica, chiamato la Timpa che, con i suoi 102 metri di altezza, la pone quasi a strapiombo sul mare Ionio. La costa, dove sorgono diverse borgate, è caratterizzata dalla scogliera di origine lavica. Vi è anche una certa ricchezza di sorgenti d'acqua e di verde e la zona circostante è coltivata, soprattutto ad agrumi.
 La popolazione è distribuita per poco più del 60% in città e la restante parte risiede nelle diverse frazioni, in un territorio molto antropizzato. Le dinamiche demografiche vedono un certo drenaggio di popolazione, dalla città alle frazioni ed anche ai comuni vicini, specie quelli di Aci Catena, Aci Sant'Antonio e Santa Venerina divenuti in parte periferia della città. Molto strette sono le relazioni con la vicina Catania, caratterizzati da pendolarismo sia per gli studi universitari che per ragioni di lavoro. Acireale è il comune più popoloso e importante, dell'area metropolitana di Catania dopo la città capoluogo.
 Si narra che Acireale e le altre Aci trassero la propria origine da Xiphonia, una misteriosa città greca oggi del tutto scomparsa. I poeti Virgilio e Ovidio fecero risalire il mito della fondazione alla storia d'amore tra Galatea e Aci, ucciso per gelosia dal ciclope Polifemo. In epoca romana nello stesso territorio nacque una città chiamata Akis, e che storicamente partecipò alle guerre puniche. Nel Medioevo il borgo si consolidò attorno al castello di Aci e solo nel Trecento una decina di nuclei familiari si spostò più a nord, dove nacque Aci Aquilia o Aquilia Nuova, primo punto stabile dell'odierna città.
 Il Cinquecento fu importantissimo per Aquilia Nuova, dove si consolidò un forte ceto mercantile e il commercio ebbe una grande ascesa. Nel 1528 l'imperatore Carlo V la eresse a comune. Nel Seicento, il territorio di Aquilia perse molti territori (divenuti universitas, cioè città) ma ottenne il nome odierno, grazie all'intervento del re Filippo IV nel 1642. L'11 gennaio 1693 la città fu distrutta dal terremoto, che sconvolse tutta la Sicilia sud-orientale. Nel 1848 fu uno dei principali centri dei moti in Sicilia. Nel 1873 con l'apertura dello stabilimento termale S. Venera e l'inaugurazione dell'annesso Grand Hotel des Bains Acireale divenne un centro termale di una certa notorietà.